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Concorso DIFFERENZIAMOCI

differenziamoci15Nell’anno 2011 e 2012 con il Contributo ANCI-CONAI è stato realizzato il Progetto Differenziamoci.

Differenziamoci è un percorso progettuale realizzato per dare un impulso significativo all’adozione di buone pratiche nel campo della gestione dei rifiuti allo scopo di ridurre la produzione all’origine e migliorare e ottimizzare il sistema – raccolta – riciclo – eventuale smaltimento.

VISITE AGLI IMPIANTI: Imparare è divertente e prenotare è semplice

l target al quale il Progetto Scuola si rivolge è molto vario, sia per le differenti fasce d’età che per la tipologia di visitatori. Proprio per questo l’Azienda ha pensato a percorsi differenziati

Dove vanno a finire i rifiuti?

Si tratta di un percorso finalizzato a trasmettere ai piccoli visitatori la consapevolezza che, fin dai loro “primi anni di vita”, possono dedicarsi a un compito di fondamentale importanza: prendersi cura del proprio territorio. Questo percorso consiste nella visita all’impianto Multi di via Statuario con l’assistenza di personale qualificato che avrà il compito di illustrare e spiegare tutti i passaggi della filiera della Risorsa Rifiuta.

A scuola da ERSU

ERSU dalla consapevolezza che un’efficace sistema di gestione dei rifiuti si basa soprattutto sulla collaborazione e sulla motivazione dei cittadini, ha realizzato il progetto “ERSU Scuola di Risorse”, cioè un progetto di Educazione Ambientale per tutti e per tutto l’arco della vita. Tale progetto fornisce alle persone la giusta leva per l’attuazione di corrette politiche di sostenibilità del nostro territorio per il presente e il futuro.

ERSU Scuola di Risorse si incentra sulla formazione delle giovani generazioni, perché gli alunni oltre ad essere i futuri cittadini sono anche un veicolo fondamentale per arrivare a sensibilizzare i nuclei familiari di cui fanno parte. Con questo presupposto, ossia quello di coinvolgere le famiglie – viste come componenti nodali della società, l’Azienda rivolge alle scuole di ogni ordine e grado una serie di percorsi didattici e dà loro la possibilità di usufruire delle conoscenze e delle risorse che l’Azienda stessa possiede.

La storia in chiave "rifiutologica"

spazzinoL’uomo da quando ha vissuto in piccoli gruppi, nei villaggi, ha mantenuto l’equilibrio naturale delle risorse, perché i pochi rifiuti che produceva erano riciclati completamente dall’ambiente. Gli oggetti erano costituiti soprattutto da materiali naturali che potevano essere gettati via in modo indifferenziato e incontrollato, dove capitava.

Dalla nascita delle prime città e fino ai primi del XVIII secolo d.C., l’economia della stragrande maggioranza delle famiglie che vivevano sia in città, sia in campagna era fondata sull’arte del riciclo e del “non spreco”: le cose da buttare erano veramente poche.

Prima dell’ industrializzazione il problema dei rifiuti era sentito in modo marginale, gli scarti che l’uomo produceva erano simili ai cibi che la natura offriva, manipolati, lavorati, ma sostanzialmente simili. Inoltre, c’era l’abitudine nelle famiglie, di non sprecare niente e di avere cura delle cose, ed utilizzarle più volte per scopi diversi.

La produzione di rifiuti ha cominciato ad assumere aspetti preoccupanti, associati a gravi problemi ecologici, in seguito ai processi di industrializzazione e con la formazione dei grandi agglomerati urbani.